Boccaccio, Dante e l’omosessualità nella cultura del Trecento
• La novella V 10 del Decameron e le chiose di Boccaccio ai canti XV e XVI dell’Inferno conservano le tracce di un doppio livello di giudizio sulla “sogdomia” e rimandano a una situazione culturale fluida, in cui l’elaborazione antiomosessuale della Chiesa, affermatasi già tra le leggi civili, non si è ancora imposta come uniforme mentalità collettiva, leggibile anche in molti studiosi del secondo ’900.
• The “novella” V 10 of Decameron and Boccaccio’s comments on cantos XV and XVI of Dante’s Inferno show evidence of an ambivalent judgement about “sogdomia”. They also refer to a cultural situation, where the anti-homosexuality elaborated by the Church had already imposed itself on civil laws, but had not yet become a collective frame of mind.
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