Freud e il disagio della fantasia
• Sono trascorsi oltre cento anni dalla conferenza Il poeta e la fantasia (1907), considerata da Freud il primo passo verso un’ipotetica estetica della psicoanalisi; a partire da allora, cosa ne è stato della facoltà di fantasia nel corso del Novecento? Il crescente disagio che essa manifesta rimanda all’invadenza, nella psiche dell’uomo contemporaneo, di quel “principio di morte”, Thanatos contrapposto a Eros, i cui rapporti con l’arte e la creatività Freud non ebbe la possibilità né la voglia di indagare troppo a lungo. Dietro il suo silenzio si cela una scelta: di un’arte che fa lega con Thanatos, cosa potremmo farcene?
• More than a century has passed since Der Dichter und das Phantasieren (1907) was published. Freud considered this lecture as the first step towards a hypothetical aesthetics of psychoanalysis. Since then, what has happened to the faculty of imagination in the twentieth century? Its increasing uneasiness results from the intrusive presence in the mind of contemporary people of a “death drive”, Thanatos against Eros. Freud could not (o did not want to) inquire into it thoroughly, especially in its relations with art and creativity. A choice must be hidden behind his silence: what is the use of an art strictly connected with Thanatos?
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