Said davanti al romanzo: da "Mansfield Park" al "Gattopardo"
L’interazione degli Studi Culturali con la letteratura è stata sempre complessa, sempre sospesa tra sviluppi significativi e pregiudizi fuorvianti. È possibile verificarlo analizzando alcuni studi letterari di Said, in particolare quelli in cui il critico, che ha generalmente prediletto autori tra i più impervi, si misura con il grande romanzo popolare e nello specifico con la narrativa ottocentesca: con uno dei suoi archetipi, Mansfield Park di Jane Austen, e con una sua celebre, tardiva e ingannevole ripresa, Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa.
The relationship between Cultural Studies and literature has always been difficult, always hovering between meaningful developments and misleading prejudices. Said’s literary essays may help to deepen the question, especially those centred by the critic (who has usually privileged the most arduous authors) on the great popular novel, that’s to say on nineteenth century fiction: precisely, on one of its archetypes, Jane Austen’s Mansfield Park, and on one of its latest, most well-known and most deceiving revivals, The Leopard by Tomasi di Lampedusa.
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