• Il libro L’assedio del presente di Claudio Giunta (2008) propone una descrizione persuasiva del degrado culturale ed organizzativo delle facoltà umanistiche italiane. Tuttavia tanto l’analisi delle cause sottesa alla descrizione quanto la prognosi sono alquanto discutibili. Nel primo caso, attribuendo la responsabilità storica della trasformazione culturale in corso alla controcultura progressista che i mass media avrebbero semplicemente moltiplicato e diffuso ovunque si associano due forze in realtà contrarie ed opposte, scambiando causa per effetto. Nel secondo caso, difendendo ad oltranza la Bildung liberale come unica forma possibile di pedagogia, non si coglie la deformazione antropologica che quel modello impone e le non casuali contraddizioni politiche e sociali che ne impediscono l’uso in una reale, e democratica, educazione di massa.
• Claudio Giunta’s L’assedio del presente (2008) offers a persuasive depiction of the cultural and organizing decline of Italian humanistic faculties. However, his analysis and prognosis are both arguable. By holding the progressive counter-culture responsible for the present cultural transformation, he mistakes the cause for the effect. Moreover, by arguing for the liberal Bildung as the only possible pedagogy left, he does not understand neither the anthropological distortion implied by that model nor the political and social contradictions it raises, which prevent its application in an authentically democratic mass education.
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