Il saggio ripercorre la genesi e ricostruisce la linea editoriale dell’«Idea Nazionale», il settimanale (poi quotidiano) nazionalista fondato da Enrico Corradini nel 1911. La prima parte, che si concentra soprattutto sul periodo della campagna interventista (1914-15), è articolata attorno a due questioni-chiave: il rapporto tra letteratura, cultura di destra e contenuti ideologici; la rappresentazione tecnicizzata e denigratoria, ai fini della propaganda bellicista, della figura dell’intellettuale-letterato. La seconda parte svolge un commento di due testi finora sconosciuti di Luigi Pirandello, la cui trascrizione integrale è offerta in appendice.
Entrambi gli scritti, riemersi dallo spoglio sistematico dell’«Idea» quotidiana e dei suoi numeri unici occasionali, contribuiscono a gettare nuova luce sulle posizioni sciovinistiche, per certi versi propriamente populistiche, dell’autore.

This paper traces the genesis and reconstructs the editorial policy of «L’Idea Nazionale», the nationalist weekly magazine (later daily newspaper) founded by Enrico Corradini in 1911. The first section of the article, which mainly focuses on the period of the interventionist campaign (1914-15), is articulated around two key issues: the relationship between literature, right-wing culture and ideological content; the denigrating representation of the figure of the writer-intellectual. The second part carries out a commentary on two previously unknown texts by Luigi Pirandello, the full transcription of which is provided in the final appendix.
Both writings, which have resurfaced from the systematic perusal of the daily «Idea» and its occasional single-issues, help shed new light on the author’s chauvinistic, and in some ways properly populist, positions.