I quattro lavori che compongono questa Sezione condividono un presupposto teorico e metodologico: il modello di Ignacio Matte Blanco, disseminato soprattutto nei suoi due libri maggiori, L’inconscio come insiemi infiniti (1975) e Pensare, sentire, essere (1995). Nel 2015, i quattro autori dei saggi raccolti in questa Sezione hanno pubblicato un testo condiviso, intitolato Emozioni e letteratura, come introduzione teorica a un fascicolo monografico che la rivista «Moderna» ha dedicato allo studio delle emozioni nei testi letterari adottando una prospettiva matteblanchiana. La Sezione qui proposta è debitrice di quell’esperienza e ne costituisce una naturale prosecuzione in senso applicativo.

Sono molte le resistenze che, non solo di recente, si sono accumulate attorno al pensiero psicoanalitico. In Oltre le passioni tristi, Miguel Benasayag ha il merito di nominarle esplicitamente, non tacendo dei limiti e dei riduzionismi che si sono originati proprio a partire da Freud e dal suo pensiero. La conclusione a cui giunge Benasayag è che «la causa dell’attuale rifiuto della psicoanalisi non risiede, per dirlo con una formula, nei suoi difetti, ma nelle sue virtù». Semplificando e riassumendo, la psicoanalisi ha, per Benasayag, pagato a carissimo prezzo lo sfasamento rispetto alla decostruzione del fondamento epistemologico occidentale, a cui ha opposto forme che pertengono «alla dimensione del senso, della soggettività e di una intenzionalità complessa».